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officina di architettura

Vigevano – riqualificazione di piazza Sant’Ambrogio

Il progetto persegue tre principi: la massima varietà delle prospettive e degli ambienti urbani, l’inserimento di giardini e alberi per un progetto sostenibile, la costruzione di un ambiente urbano pedonale e a misura d’uomo (shared space).

PROSPETTIVE E AMBIENTI URBANI
Abbiamo tre piazze vere e proprie: una maggiore davanti al palazzo vescovile, la seconda adiacente al mercato coperto e chiusa dal nuovo porticato, la terza davanti all’ingresso principale della scuola media. Ogni piazza è un episodio a sé e ha il suo carattere definito, la prima è più aulica, la seconda più domestica e popolare, con il mercato e le bancarelle, la terza è l’estensione naturale della scuola e permette agli alunni di sostare e socializzare in sicurezza.

Si è voluto valorizzare il significato di piazza tradizionalmente inteso come spazio circoscritto e chiuso da cortine edilizie. La parte pavimentata della piazza è definita da tre lati costruiti (dei quali due sono temi urbani notevoli, il palazzo vescovile e la scuola media), mentre il quarto lato è aperto verso un grande giardino che chiude visivamente la vista verso sud.

L’area verde collocata in piazza Sant’Ambrogio è realizzata sulla copertura di un edificio polifunzionale che divide lo spazio esistente negli ambienti sopra descritti. La nuova struttura offre due facce verso la città: da un lato è un semplice innalzamento del livello del terreno che si rapporta discretamente verso il centro storico, visibile per chi proviene da piazza Ducale e esce dalla città; dall’altro lato offre invece il fronte di un basso edificio e di uno spazio coperto che definisce e segnala l’accesso al centro storico per chi proviene dalla stazione.

Il criterio progettuale si fonda sull’utilizzo di un elemento morfologico fondamentale: la superficie intesa come aspetto visibile e bidimensionale dell’architettura. Come tipo morfologico la superficie ha trovato nella storia di Vigevano ampio utilizzo a partire dalla tradizione rinascimentale aperta dalla sistemazione di piazza Ducale e proseguita nella realizzazione dei cortili dei palazzi signorili. In tutti questi episodi il piano verticale è utilizzato per dare uniformità allo spazio urbano con il trattamento geometrico e simmetrico della partitura architettonica. In epoca barocca la tradizione è proseguita con la realizzazione della facciata della chiesa: un artificio architettonico attuato per dare simmetria al lato corto di piazza Ducale.
Il nostro progetto riprende l’importanza dell’elemento superficie in chiave contemporanea ribaltando i rapporti geometrici e lavorando con elementi orizzontali; il suolo della piazza, deformato in una superficie inclinata e rivestita di verde, si innalza per dare tridimensionalità e uniformità allo spazio urbano, ospitando nello spazio sottostante nuovi servizi ai cittadini.

VERDE URBANO
La gestione di un ambiente urbano di qualità prevede per prima cosa la tutela e la cura degli alberi esistenti, l’eventuale sostituzione di quelli malati o danneggiati, infine l’integrazione del patrimonio vegetale con nuove piantumazioni. Il nostro progetto prevede di completare il filare di alberi lungo via Rocca Vecchia e via Decembrio dove, al momento, mancano molti alberi.
La copertura dell’edificio polifunzionale sarà realizzata con il sistema del verde pensile: la parte bassa sarà un verde intensivo leggero calpestabile, che consente l’accesso e la fruizione dello spazio, mentre la parte alta sarà un verde pensile estensivo non calpestabile caratterizzato da spessore ridotto e che non richiede irrigazione o manutenzione frequente.
La presenza del verde migliora l’ecosistema cittadino contribuendo a ridurre le temperature grazie all’assorbimento del calore, impedendone la rapida diffusione. La copertura verde come spazio di relazione crea un ambiente vitale dove rilassarsi, mentre dal punto di vista idrico migliora il deflusso e la gestione delle acque piovane.
La prosecuzione del guardino pensile sul suolo della piazza prevede inoltre la piantumazione di nuovi alberi (tigli) distribuiti e raggruppati in modo da definire zone di sosta ombreggiate, delle isole verdi di dimensione variabile sulla piazza.

SHARED SPACE
Abbiamo applicato le più recenti best practices diffuse nei paesi anglosassoni.
I seguenti concetti, riferiti al progetto, prendono in prestito diversi aspetti dai campi della sociologia, dell’architettura e del progetto urbano.
Sfera pubblica. Si riferisce alle relazioni tra individui che non si conoscono l’un l’altro. Si materializza nei temi collettivi della città: le strade, le piazze, il palazzo comunale, le scuole, i giardini pubblici, il palazzo vescovile.
Sfera privata. Si riferisce alle relazioni intime tra individui all’interno di una famiglia o di una stretta rete personale. Si materializza fisicamente nelle case e residenze private, sia palazzi condominiali sia ville isolate.
Spazio pubblico. E’ l’ambiente fisico che facilita le attività della sfera pubblica.
Spazio privato. E’ l’ambiente fisico che facilita le attività della sfera privata.
Shared space (spazio condiviso). Le strade e le piazze interessate dal progetto sono disegnate secondo i principi dello “Shared Space”, un criterio di progetto della forma urbana che facilita l’interazione tra i cittadini e permette di configurare spazi urbani pedestrian friendly. Si tratta di spazi esterni pubblici arredati senza le tradizionali distinzioni tra aree pedonali e carrabili: tutto lo spazio pubblico si trova su un unico livello, senza marciapiedi (è la sistemazione già utilizzata nelle principali strade del centro storico di Vigevano), inteso come un unico spazio collettivo e pedonale, a misura umana, dove le automobili sono escluse completamente oppure ammesse a velocità ridotta (max 30 km/ora). Gli studi più avanzati sul comportamento psicologico degli autisti conferma che una persona è portata a guidare con maggiore attenzione e a bassa velocità in una strada senza marciapiedi e accuratamente disegnata.
Il compito più importante nel progetto urbano è l’interazione di strade, isolati, edifici e spazi aperti. Tramite l’interazione tra questi componenti si crea il paesaggio urbano e si determina la vivibilità di una città.

TRASPORTI
Ipotizziamo la ridefinizione del sistema dei trasporti in modo da creare una rete urbana sostenibile e un migliore servizio per i cittadini, introducendo il bike sharing e il car sharing. In questo quadro il sistema stazione ferroviaria – parcheggi auto pendolari – sosta biciclette assume importanza fondamentale e si articola in due aree fondamentali: la porta della città storica (piazza Sant’Ambrogio) e la stazione ferroviaria.

_Piazza Sant’Ambrogio
La piazza, come nuova porta del centro storico, ospiterà alcuni servizi indispensabili per favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili: stalli per la sosta delle biciclette private e per le biciclette a noleggio, che permetteranno di raggiungere facilmente tutta l’area del centro storico, senza dipendere dall’utilizzo dell’automobile.
Si dovrà prevedere il posizionamento di una rete di parcheggi per biciclette bike sharing nei luoghi a più alta affluenza e interscambio della città, insieme a una distribuzione più capillare di luoghi di sosta per biciclette private.

_Area stazione
Il progetto prevede di incentivare l’utilizzo della ferrovia trasformando la stazione in un sistema di interscambio tra mezzi di trasporto collettivi e sostenibili, dove il parcheggio delle automobili private, che è impossibile eliminare, è solo uno dei servizi forniti.
Nello specifico occorrerà integrare il parcheggio per i pendolari, esistente, con un servizio di car sharing che permette di ridurre sensibilmente l’uso dell’auto privata con economia di spazi (meno parcheggi) riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale con l’utilizzo di auto elettriche. A questo proposito è prevista la riqualificazione dell’ex deposito ferroviario da destinare agli uffici per la gestione del car sharing e il posizionamento in copertura di pannelli fotovoltaici per l’alimentazione delle automobili. Nella stessa struttura saranno collocati gli uffici per il bike sharing e gli spazi esterni coperti dalle falde della copertura saranno utilizzati come parcheggio per le biciclette private.

NUOVI SERVIZI COLLOCATI IN PIAZZA SANT’AMBROGIO
L’edificio polifunzionale, collocato sotto il tetto verde, prevede due aree chiuse destinate ai servizi per i cittadini e una grande area aperta protetta dalla copertura.
L’area coperta è profonda mediamente 6 metri e offre un luogo di socializzazione e di relazione protetto in caso di maltempo; può inoltre ospitare differenti servizi come l’eventuale ampliamento del mercato periodico e costituisce un ampliamento dello spazio antistante alla scuola media, utilizzabile dagli studenti.

Lungo i muri perimetrali della costruzione, in zona protetta dalla copertura, sono previsti gli stalli per il parcheggio delle biciclette, in numero sufficiente a coprire la richiesta attuale e l’eventuale aumento futuro favorito dalla politica dei trasporti sostenibili. Una parte dei parcheggi sarà riservata alle biciclette a noleggio che rappresentano un servizio indispensabile (bike sharing) nel quadro della ridefinizione del sistema dei trasporti urbani.

I locali interni alla costruzione sono spazi flessibili e potranno essere occupati dall’ufficio informazioni turistiche e dall’ufficio per noleggio biciclette (bike sharing).
Alcuni spazi di proprietà comunale potranno essere utilizzati da associazioni di cittadini per riunioni, eventi, mostre, attività rivolte alla cittadinanza.

Sono infine previsti alcuni servizi igienici pubblici (sostituiscono quelli del mercato attualmente collocati sulla testata del mercato coperto, sulla copertura del naviglio). Permettono di fornire un servizio non solo al mercato periodico ma anche ai turisti. L’eliminazione del vecchio locale servizi libera la visuale dal mercato verso il naviglio e riqualifica l’ambiente.

MATERIALI UTILIZZATI
Il progetto prevede la conservazione e il restauro delle pavimentazioni di pregio esistenti (lastre di granito e cubetti di porfido): in questo modo si riduce sensibilmente l’impegno economico dell’amministrazione. La scelta di conservare l’esistente non è solo una scelta economica ma è anche un atteggiamento di conservazione della memoria delle forme e dei materiali già utilizzati in città, coerentemente con la restante parte del centro storico.
Per questo motivo abbiamo utilizzato i materiali tradizionali anche per le nuove pavimentazioni all’interno dell’area di progetto. La pavimentazione in cubetti di porfido identifica l’asse via Buozzi-via Roma come accesso preferenziale al centro storico, legandosi al viale alberato della stazione ferroviaria (viale Mazzini-viale Leonardo da Vinci) da un lato, e dall’altro a piazza Ducale attraverso la facciata del Duomo.
La pavimentazione in lastre di granito identifica tutte e tre le nuove piazze (piazza Sant’Ambrogio, piazza antistante alla scuola, piazza del mercato coperto). E’ un materiale della tradizione lombarda utilizzato sia per il disegno della piazza Sant’Ambrogio, antistante al palazzo vescovile, sia per il disegno del giardino pensile, dove la geometria delle zone verdi è individuata da fasce lapidee.
Le strutture in vista dell’edificio, compreso l’intradosso della copertura, sono realizzate in calcestruzzo a vista. La finitura a vista è realizzata con casseri metallici che ne ingentiliscono le superfici e il tono cromatico si armonizza con quello del granito delle pavimentazioni uniformando la vista d’insieme. Inoltre è un materiale economico, resistente e ha bisogno di poca manutenzione.

ARREDO URBANO
Il progetto prevede la sistemazione di elementi di arredo urbano appositamente disegnati per Vigevano per dare omogeneità e riconoscibilità al centro storico e alla porta verso piazza Ducale. L’elemento di arredo principale è un gruppo costituito da palo per l’illuminazione a basso consumo, panchina, stalli per biciclette e cestini per la raccolta differenziata. Ogni elemento può essere utilizzato anche singolarmente in relazione al contesto e alle esigenze del luogo in cui è posizionato.
Le strutture degli elementi di arredo sono in acciaio cor-ten, un materiale già utilizzato nel centro storico di Vigevano che presenta una elevata resistenza alla corrosione da agenti atmosferici e elevata resistenza meccanica.

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